31.7.08

..day 318. Il ritorno. Da Pram.


..inizia così la storia di un film appena finito, che stiamo rivedendo tutti davanti agli occhi. 1 sizza accesa in un café di paris, 1panama largo sul tavolo, tanti granelli di sabbia in valigia. Dio se mi manca. Ieri sera ho assaporato l’ultimo raggio di sole sulla schiena, la penombra ke avanza a chiudere nel buio le due settimane. E noi, cacciatori di luce, a lottare con candele in spiaggia e discoteche silenziose sul prato. E’ passata anche la serata che non deve mai finire. L’ultima notte di Pram. Per tutti noi, in un modo ogni diverso, è stato il momento dei saluti, al cannier, agli amici. E quelli si vedono nel momento del distacco. Saluti freddi con gente con cui nn abbiamo molto a spartire, gente che mi ha fatto esitare su Pram, ma cui alla fine non posso che guardare negli occhi e dire non mi sposti da qui.
Noi, gente che non molla un cazzo, abbiamo vissuto una vacanza da sballati. Una vacanza al 100%, dall’inizio alla fine. Qualcuno ha avuto i suoi momenti difficili, ognuno il suo momento di gloria, tutti insieme momenti che mi fanno sorridere al pensiero di tornare a Milano tra qualche tempo.
E ora che alcuni di noi sono in ufficio, posso dire che è stato un Pramousquier incredibile. Quest’anno unico testimone di tutto ciò che è successo, ho condiviso un troppo corto paradiso con 2 ballerini hip hop professionisti, con curve sinuose da sfoggiare egoisticamente a occhi francofoni, con consulenti tutti frutti, stagiaires XL, trafficanti internazionali di sostanze stupefacenti. Ansie, gioie, slanci, emozioni hanno risposto presente, come sempre.
Meno preparato a causa della Senna, è stato il primo anno di duopolio musicale. A breve un bollettino per decretare le tracce di un cd che s’iscrive solenne in un cammino ispirato all’alta qualità.
A riguardo, niente da celare: AntiPram aveva ottimi talenti. Annuncio ufficialmente la hit dell’anno. Ian Carey – Keep on rising. A sostegno, David Guetta – Baby when the light, Fabri Fibra – Rap in guerra, Planet Funk – Inside all the people. MGMT, Duran Duran, Freemasons, Seal.. Madonna che gran cd.
Alcune cose non sono state, a dimostrazione che la vita non è mai come uno se l’aspetta. Davanti all’evidenza, ho chiuso il capitolo Daphne. Poco importa che la rivedrò nei prossimi giorni. Quella ragazza deve crescere. Ammetto di non aver saputo giocare, e di esser stato abbastanza giocato. Va bene tutto, però “don’t you know I’m not the man to play?” diceva Jamiro. Mica uno qualunque.
Di nuovo all’incrocio di una via, di lingue, vestiti e vestigia diverse, parte Coldplay – Viva la vida. Sì, lei c’è. Mi risponde Juliana.. poco a poco la vita di Paris mi richiama a sé. Chissà per quanto tempo. Letto il commento sul suo blog, che donna moderna.
Se penso che adesso Daphne starà accendendo (francesismo) il 20esimo francese.. mi spiace per lui :) Persone unite da un filo, istintivo, figli di culture diverse. Variabile non sempre determinante.

Kmq, per fare una pausa (ho deciso di far scorrere liberamente il mio flusso di coscienza nei prossimi giorni riguardo a Pram), chiudo il primo post con il sorriso di un abbraccio alticcio al cannier, con la tracotanza di chi conosce ogni angolo ed è lì con i suoi amici. Niente da dire. Fate un pensierino a tenervi uno spazio libero a luglio. Nessuno, mi sposta da lì.

2 commenti:

Enry ha detto...

mare,caldo,sole in faccia,decappottabile...
quel che io posso offrire è pioggia,freddo,una bicicletta.
spero sia una promessa che verrà mantenuta.
non vedo l'ora di ribeccarsi in quel di copenhagen.
un grande abbraccio.

Anonimo ha detto...

Mi hai regalato una della vacanze più belle della mia vita.
Non ti ringrazierò mai abbastanza...

MG BG