6.1.08

..day120.1. je rentre en France. je me tourne, et je vois 2 semaines à Milan.

..coucou. ça va? Sempre Alpi al di sotto, sempre carrelli di bibite ke passano: sto facendo il tour delle compagnie low-cost.. dopo RyanAir e Vueling, è il turno di easyJet. Note elettroniche accompagnano queste parole ke guardano 1po’ dove gli pare.. passato, presente e futuro, per essere retorici. Kmq, noise advice: Calvin Harris – I created disco.
Tra 3q.ti d’ora è previsto l’arrivo à Paris.. chiudo due settimane piene d’oggetti e immagini 1po’ desueti.
Le cene a casa di Dani, il mettersi d’accordo per uscire su messenger, l’uscire per una sizza con Giulia, una weiss con Weiss al Tipota.. ;) 2008 ke mi son lanciato da solo, alla consolle, microfono in mano e tappi di champagne tutti attenti a restare coordinati. Festa da alti e bassi. Colloquio da alti e bassi, come ho avuto modo di ripetere negli ultimi giorni. L’Oréal parte II. Sensibilità ai fondo tinta? Evidentemente poca. Vedremo. Il flusso di immagini comincia a tornare.. il concerto al Molotov appena arrivato, poi seguito da un the Club dal sapore di cambiamento. Confermato ieri sera ascoltando gli Articolo 31, e, purtroppo, S U N Project. La chiusa ;). 1 giubbotto scamosciato e un serioso giubbotto scuro a tasche ke si abbracciano, ritrovatisi a Bergamo dopo 3 mesi sotto i cieli di Paris. Belle cose. Dormire rannicchiato nel sacco a pelo in uno sgabuzzino e sentirsi dire ke mettevo le mani in faccia: vero, Alice? ;) Tanti visi rivisti, tanti abbracci. Facessi l’elenco ci metterei un cifro. Ok, vai. In ordine cronologico? Forse. Mamma e papà, Niki, Ale, Gigi, Ste, Pax, Dani, Spik, Fra, Jaco, Isa, Chiara, Al, Lodo, Umbe, Enri… ho perso il filo cronologico. Ata, la Tina, Nico, Giulia, Tommi, chiaramente Apo, Alice in chains, Marco!, la Vero, l’Alessia, Edo. Sono tornato a camminare tra Milano, Bergamo e Piacenza.. a bermi una Kapuziner al Tipota, una Hoegaaerden al McDuff, un piatto di pasta come si deve, a gustarmi la cucina di casa mia. E i piccoli vizi alimentari ke i miei mi riconoscono. Tensione. Mi dispiace. Mi dispiace di averne avuta, mi auguro ke l’aria di Jouy e della Tour mi rilassino 1attimo. Ho riprovato il piacere di farmi 1bagno caldo, ho seguito le orme di un serial killer atipico, ho riabbracciato tutti i parenti, in una carrellata 1po’ frettolosa. Sedersi su 1dei classici divani natalizi e rendersi conto ke tempo prima ero lì a raccontare del mio obiettivo, difficile. Quel double degree ad HEC, Paris. Soddisfazioni. Con queste e altre mille cose, ho riscoperto i piaceri della vita milanese. Della mia vita milanese. Addolcita da qualche telefonata, qualche messaggio, qualche bacio. Qualcosa di prezioso.

Che dirvi.. forse mi resta un mese à Paris. Sicuramente me ne resta 1 à Jouy, 1 ad HEC. Obblighi, è vero. So ke tornerò e ci saranno cose ke rimpiangerò di non aver fatto.. qlo ke posso fare è cercare di minimizzarle. Anche se.. incrocio le dita xkè qualcuno mi richiami, con una voce francese, per chiedermi un colloquio. Che abbia voglia di rivedere il mio di volto, per i prossimi mesi, tutti i giorni feriali. E lì, nouveaux chapitres s’aprirebbero. Vi lascio, je rentre en France, senza sapere dove abiterò tra 50 giorni. Ne riparleremo ;)

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