24.12.07

..day 107, leggasi 106.2. Veille de Nöel milanaise, reminiscences.

..dunque.. aspate ke rileggo :P ..ok.

Una mancanza ke ho sentito più volte ieri, insicuro se mandare 1mess o no, dato ke la situazione ora nn è dle + comode. Altra giornata d'incontro con volti ke nn incrociavo da 1po': Reda, overall. Ma anche gli 11tipi in vermiglio e seppia, ke tra l'altro se le son prese 2-1 dai beniamini dla Vale e Guzzo, incrociati in un prenatalizio C.so Vercelli. Poi, aperitivo al Magenta, Hoegaarden, Guinness, Sky col Clasico e Leopard: eh già. Discorsi da emigranti: prometto ke il mio piede toccherà suolo scozzese quanto prima. I ritmi di qsta casa nn mi lasciano molto libero, vorrei scrivere, ma mi sento evocato.

More to come: diner d'adieu échanges HEC, 7candidature lanciate oltre a L'Oréal Italia, e immancabilmente occhi.

..riprendo. Mi prendo questi 37minuti per me.La vigilia di Natale, e sto intimamente sclerando.Una lunga lista di cose ke nn voglio fare, a cui nn voglio pensare.E invece devo.I regali? Come mi organizzo domani? Lei? Lusso? Multiculturel? La Carù ke non risponde, la mia tesi.. le candidature. L'Oréal. Il futuro? 1po' troppo per la mia testa, adesso. Le cose erano + semplici ql'ultima sera. Guardo poche righe in alto: diner d'adieu échanges HEC. Si era reato 1piccolo mondo, qualche vera amicizia troppo frettolosamente lasciata o salutata per un paio di settimane. Le foto ke si vedevano sul muro davano l'idea di qualcosa ormai + nl passato ke nl presente, e ti rendevi conto di non aver conosciuto abbastanza molte persone. A cui dovevi dire verosimilmente addio. Finisce così, un po' troncata, la mia esperienza erasmus. Tornerò su, sarà pienamente double degree. Saranno le mie ultime 5 settimane? Basta pensare a qla dannata lista. Qla sera è stato 1altro, e + controllato, cusson. E' stata 1a sera di saluti, abbracci. 1sera per ballare e dirsi arrivederci, darsi appuntamento in qualche città sparsa per il globo, nn si sa bene qnd. Si sa il xkè, e tanto basta. 1sera in cui il mio sguardo incrociava spesso il suo. Ci cercavamo, e nn poteva essere altrimenti. Seduti nell'atrio sotto lo Zinc, a veder passare le persone ke pian piano si staccavano da quegli amici trovati in un, a ripensarci, incredibilmente caldo settembre, e andavano a prender quelle ultime ore di sonno, forse, in terra francese. Un risveglio ke desideravo e al tempo stesso nn volevo arrivasse: tornare a casa, e sentirsi 1po' + solo. E adesso.. adesso chi lo sa. Nessuno. Le mie idee ora sono chiare, ma, ormai tormentone, I'd better learn to accept that there are things in my life I can't control. E quindi, il post finisce sfumato in puntini ke nn sn qui x altro motivo ke permettermi di andare a vedere come continua..

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