26.10.07

..day 49. A casa, à St.Germain.

..sì, fa proprio casa. Fa casa una cenetta a due con mamma, con 1po’ di musica in sottofondo. Fa casa mangiare pasta De Cecco con passata di pomodoro e tonno, una tanto agognata Certosa come ingrediente di un tranquillo secondo, e una pasta alle fragole come dolce. Fa casa ritrovarsi a parlare attorno a un tavolo à St.Germain, in un appartamentino nel cuore del 6ème, nel cuore di questa città ke mi ospita ormai da 50 giorni.
Fa casa alzarsi la mattina, aprire il proprio Mac e mettere su Léa dei Louise Attaque, mentre spii fuori dalla finestra tra i pizzi qlo spicchio di cielo in alto in alto per vedere ke tempo fa. E intanto il latte bolle. Ma allora cos’è casa? E’ una domanda ke ogni tanto torna nella mia testa, da quando ho conosciuto meglio 1a neo madrilena, che su quel folle sito, ne sono sicuro, avrebbe scritto “dove abito? Dovunque” (..scommetto ke david avrà colto). Ke invidia.. ma forse da allora capisco sempre +. La casa non è un luogo solo. E riuscire a sentirsi a casa a prescindere dal luogo è 1a virtù. Ke mostra maturità, flessibilità, anke e soprattutto apertura all’Altro, ma nn solo. Tutte quelle belle virtù ke mi piace collegare alla multiculturalità. Mi preoccupo bene di non farvi intendere ke ora posseggo ormai tutto il bagaglio di cui sopra.. più che altro mi sono reso conto ke c’è. Gran cosa. Insomma.. la casa è dove posso stare in pace con me. ..scommetto ke la niki avrà colto. Vi lascio per una giornata di shopping e sightseeing parigino con la gentile ospite di cui sopra, e due vélib. A plus.

2 commenti:

Unknown ha detto...

posso solo dire che ti capisco: mi sn trovata più a casa quel mese che ho fatto a oxford, rispetto a quando sono tornata. casa è un luogo dentro di te, non una cordinata geografica.
un bacio
k.

djdani ha detto...

belle cose